Formazione per agenzie di comunicazione dedicato alla “lingua gentile”.

Il linguaggio inclusivo nel marketing digitale è una risorsa che può portare vantaggi alle aziende che lo adottano o è legato solo a un approccio politicamente corretto alla realtà? Abbiamo sviluppato un seminario di tre incontri online con personale del settore pubblicitario e comunicativo per approcciare questo vasto e complesso argomento.

Lo studio di progettazione culturale Bunker – con cui collaboriamo da diversi anni – ci ha chiesto di sviluppare un percorso di formazione interna per riflettere sulle opportunità di business generate da un approccio inclusivo nel marketing e nella comunicazione. Abbiamo coinvolto tre differenti figure professionali e programmato tre lezioni che hanno affrontato le seguenti tematiche:

  1. Il linguaggio inclusivo: non essere un elefante in un negozio di asterischi a cura di Irene Russo. In questo primo incontro abbiamo capito il senso di “lingua inclusiva” che, oltre alla discriminazione di genere, comprende il linguaggio sull’etnia e sulla disabilità. 
  2. Il marketing inclusivo: rappresenta la persone nel mondo reale a cura di Elena Codeluppi. Abbiamo parlato di come raccontare storie vere in cui il target possa immedesimarsi e come smontare gli stereotipi.
  3. Stereotipi e pregiudizi a cura di Aura Tiralongo. Durante l’ultimo incontro abbiamo affrontato il tema degli stereotipi e dei pregiudizi che sono alla base dei linguaggi non inclusivi e che spesso sono veicolati nelle campagne di comunicazione.

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